La rivitalizzazione della galenica ha imposto delle sfide che le farmacie dette “galeniche” cioè quelle che investono risorse in tecnologie e formazione al fine di fornire preparati conformi alle specifiche dei prodotti farmaceutici hanno accettato.
In questo contesto se il preparato magistrale rappresenta l’emblema della indispensabilità della galenica con una visione più ampia possiamo dire che anche gli officinali presentano opportunità valide oltre a fornire al medico basi formulative da rielaborare ed eventualmente personalizzare.
Per i galenici officinali la preparazione e commercializzazione è data dalla presenza della formulazione stessa (monografia) nella farmacopea europea o in una farmacopea degli stati membri. La vendita può essere libera o sottoposta a ricetta in base alle tabelle che in Italia sono quelle della F.U.XII. Oltre ai testi di farmacopea in moti paesi esistono formulari di grande tradizione a cui attingere, chiaramente di volta il volta il farmacista preparatore saprà indicare se necessaria ricetta galenica o meno.
Di seguito ho voluto prendere in considerazione un principio attivo molto presente nei galenici officinali ed industriali oltre che in specialità con AIC
parliamo dell’ acido salicilico utilizzato per la spiccata azione cheratolitica oltre che blandamente antimicrobica-antimicotica.
Le forme farmaceutiche in cui è presente sono innumerevoli; pomate, soluzioni e cerotti. La prima che prendiamo in considerazione descritta nella farmacopea ufficiale italiana vigente F.U.XII è ac. salicilico soluzione oleosa 1-2% particolarmente utile nei sintomi con ipercheratosi come ad esempio la psoriasi a placche. Si utilizzano oli che non tendono ad irrancidirsi, il formulario nazionale prescrive olio di ricino e trigliceridi semisintetici.
L’unguento di acido salicilico conosciuto come vaselina salicilica dal 1 al 10% anche esso descritto in F.U.XII può essere acquistato senza ricetta mentre concentrazioni fino al 40 % anche utilizzando basi come l’ eucerina utilizzabili nel trattamento delle verruche è bene che vengano prescritte dal medico. Una associazione ben presente sul mercato oltre che magistralmente formulata da diversi dermatologi è l’associazione tra acido salicilico e urea secondo lo schema generale della formulazione seguente:
Urea 15%
Ac. Salicilico 3%
Acqua (corr. PH)
Eucerina q.b.
(Le percentuali possono essere variate dal medico come nei casi di ipercheratosi ungueale)
Durante le fasi di allestimento di questa formulazione il preparatore farà particolare attenzione al controllo di PH e temperatura per non fare decomporre l’urea e quindi mantenere la sua azione terapeutica.
La nostra farmacopea ufficiale vigente descrive altri due composizioni con acido salicilico interessanti:
Acido salicilico e resorcinolo soluzione, particolarmente indicata per la desquamazione del cuoio capelluto ma non solo, può essere utile anche nell’alopecia aerata e nelle ipercromie. Si utilizza molto nei peeling superficiali delle terapie antiaging. Iodio e ac. salicilico soluzione cutanea, anche in questo caso viene combinata l’azione dell’acido salicilico con un altro principio attivo che è lo iodio.
I formulari europei riportano altre formulazioni con acido salicilico a cui il dermatologo può attingere, una di queste la formulazione seguente per la psoriasi a placche:
Ditranolo 0,1%
acido salicilico 10%
vaselina bianca filante q.b.
L’uso di questo unguento deve essere fatto seguendo precise istruzioni che di volta in volta il medico darà al paziente, vanno trattate aree ad estensione limitata, la pomata viene lasciata a contatto con la pelle per non più di un’ ora quindi si lava con un detergente a ph dermo-affine.
Altre versioni della formulazione sopra riportata possono utilizzare basi diverse dalla vaselina, particolarmente interessanti sono quelle con unguenti idrofili.
Letture consigliate:
Farmacopea XII
Medicamenta VII
Formulario galenico-terapeutico, G. Palmiotto
Formulario Galenico Europeo, Peter Jager