Dal 2019 i cosmetici a base di CBD stanno riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo ma nonostante la crescita delle vendite ed un futuro promettente, l’uso del cannabidiolo nei prodotti di bellezza è soggetto a normative severe e, in alcuni paesi, è considerato ancora illegale.
Dal 2020 il CBD non è più considerato come una droga. All’interno dell’Europa, diverse specie di cannabidiolo sono elencate in un registro ufficiale conservato dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea. Solo le specie di CBD ivi elencate possono essere utilizzate. Inoltre, devono essere estratte esclusivamente da steli, fibre o semi di cannabis ed il loro contenuto originale di THC deve rispettare un limite massimo. In effetti, la Convenzione Unica sugli Stupefacenti del 1961, tuttora in vigore, vieta semplicemente “la fioritura delle cime fruttifere della pianta di cannabis”.
Nel 2021 il CBD derivato da Cannabis è stato inserito nel COSING (Cosmetic Ingredients database), la banca dati della Commissione Europea per le informazioni sugli ingredienti cosmetici. Questo ha rappresentato una grande evoluzione nel settore cosmetico, perché fino ad allora solo il CBD di origine sintetica era riconosciuto nell’Unione Europea. Il riconoscimento dell’ingrediente di origine vegetale sta portando il mercato ad uno slancio verso l’utilizzo di questa materia prima, che ha molte potenzialità di utilizzo.
Pianta unica nel suo genere, versatile e dalle mille proprietà, nel 2023 la canapa si sta affermando anche in Italia nel settore della cosmesi differenziando gli utilizzi, confermandosi elemento sostenibile per eccellenza e al tempo stesso ingrediente prezioso da suggerire per la skin care, tra creme antiossidanti e dal grande potere rivitalizzante, anti infiammatorie, anti-age e idratanti, fino ad arrivare ai detergenti anti aging e ai preziosi olii per massaggi.
L’interesse del settore cosmetico si è pertanto rivolto all’utilizzo in sicurezza del cannabidiolo soprattutto per alcuni disordini cutanei come la dermatite atopica.
Secondo le ultime ricerche, la chiave del suo successo è il Sistema Endocannabinoide (ECS), abbondantemente presente nell’epidermide e che ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio dell’omeostasi e nella rigenerazione cellulare; in particolare promuove il contrasto al decadimento cellulare dovuto a stress e invecchiamento.
Alcuni studi hanno evidenziato la capacità dei fitocannabinoidi di migliorare la dermatite atopica non solo attraverso la modulazione della risposta infiammatoria, ma anche attraverso la regolazione dell’equilibrio del microbioma, agendo sullo Staphylococcus aureus.
Numerosi studi hanno infatti evidenziato un effetto protettivo da parte del CBD nei confronti delle specie reattive all’ossigeno (ROS); lo stress ossidativo induce infiammazione cronica cutanea e danno cellulare, due condizioni presenti nella dermatite atopica. Inoltre, diversi studi hanno evidenziato anche un effetto protettivo sui lipidi delle membrane cellulari, che contribuirebbe all’azione di protezione della barriera cutanea.
Il CBD può essere utilizzato in cosmesi come estratto concentrato o come componente dell’olio di canapa, e in questo ultimo caso l’olio rappresenta anche una fonte di omega-3 ed omega-6, gli acidi grassi polinsaturi che fanno bene alla pelle e contribuiscono alla sua idratazione.
I cosmetici a base di canapa si rivolgono inoltre alle diverse fasce d’età: il CBD, infatti, è conosciuto non solo per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e idratanti – che lo rendono un ingrediente popolare, efficace e sicuro – ma viene anche utilizzato per trattare l’acne e l’arrossamento.
Nota di merito anche per l’immancabile olio di canapa, non solo come integratore alimentare per il diabete (aiuta a mantenere basso il livello di zucchero nel sangue, potenzia il sistema immunitario e regola la flora intestinale) ma anche per la bellezza dei capelli. L’olio di canapa applicato sui capelli con maschere o impacchi, ne favorisce la brillantezza; lasciato agire sul cuoio capelluto, riequilibra l’epidermide anche in caso di disidratazione profonda; è inoltre un ottimo dopo sole e un alleato prezioso per le proprietà lenitive, emollienti, antibatteriche e antifiammatorie.
Ad oggi non ci sono restrizioni specifiche per l’utilizzo di cosmetici contenenti CBD nelle donne in gravidanza, anche se è ovviamente importante rispettare i limiti massimi di THC consentiti, le modalità di comunicazione pubblicitaria (non si deve indurre confusione tra CBD e THC nei consumatori) e le disposizioni specifiche degli Stati Membri e dei singoli paesi (ad esempio in Francia solo alcune specie di piante sono consentite). L’interesse per il CBD è quindi altissimo nel settore cosmetico, e sicuramente gli studi scientifici in corso serviranno a comprendere meglio i meccanismi d’azione e a migliorare le performance delle formulazioni.
Il mercato dei cosmetici a base di CBD è in rapida crescita, ed è molto promettente per i marchi che mirano ad entrare in un settore non ancora saturo con opportunità nei mercati di massa e di nicchia.