La Sclerosi Multipla è una malattia autoimmune in cui i nervi del cervello e del midollo spinale sono danneggiati dal proprio sistema immunitario con conseguente perdita del controllo muscolare, visione ed equilibrio.
La Sm è una malattia della prima età adulta, che si manifesta perlopiù tra i 29 e i 33 anni, anche se in assoluto può comparire tra i 10 e i 59 anni, ed è diffusa a livello mondiale con frequenze d’incidenza variabili a seconda delle regioni considerate
L’Italia si colloca in una posizione intermedia con 188 casi ogni 100 mila abitanti. I malati di Sm in Italia sono circa 110 mila, per un totale di circa 1800 nuovi casi ogni anno.
Demielinizzazione delle fibre nervose
La mielina, rivestimento isolante delle fibre nervose, risulta danneggiata nella Sclerosi Multipla dal rilascio di radicali liberi da parte delle cellule immunitarie nell’ambito del processo infiammatorio. Il tessuto cicatriziale risultante (lesioni) interferisce con la trasmissione del segnale nervoso.
La Cannabis terapeutica risulta avere due tipi di azioni nel trattamento della Sclerosi Multipla e nelle Malattie Neuro-degenerative. Quelle dirette agiscono su spasticità e dolore neuropatico mentre le indirette sono rappresentate dal ruolo neuro-protettivo.
Importanza del ruolo neuro-protettivo
La cannabis agisce favorevolmente su molti dei complessi meccanismi che determinano l’apoptosi (morte “massiva” dei neuroni)
In studi sperimentali è dimostrato che i cannabinoidi sono in grado di ridurre l’infiammazione del tessuto nervoso e la perdita di mielina.
Il trattamento con CBD somministrato alla comparsa della malattia può fornire dei miglioramenti nella gravità dei sintomi, in particolare determina una diminuzione del danno assonale e del processo infiammatorio, fattori che permettono di rallentare la progressione della malattia, probabilmente attraverso la riduzione del danno assonale.
Articolo scritto da Giorgio Nenna
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