Proprietà e benefici per la pelle dei cosmetici con CBD

Il sistema endocannabinoide è stato scoperto negli anni ’90, quando si evidenziò l’esistenza di un sistema recettoriale endogeno il cui componente chiave è una molecola di natura lipidica della famiglia dell’acido arachidonico. Da lì in poi l’interesse verso i Cannabinoidi è cresciuto esponenzialmente negli anni.

I Cannabinoidi si dividono essenzialmente in tre famiglie:

  • cannabinoidi endogeni, sintetizzati nel corpo umano (ECB)
  • fitocannabinoidi, di origine vegetale (PCB)
  • cannabinoidi sintetici, ottenuti attraverso processi chimici (SC).

La Cannabis Sativa è la pianta che contiene il cannabidiolo (CBD), un cannabinoide che non ha attività stupefacente ma ha dimostrato una serie di potenzialità attraverso l’assunzione per via orale e negli ultimi tempi anche per quella topica.

Tale pianta millenaria con le sue proprietà e la sua coltivazione sostenibile già documentate in Cina nel 4000 a.C, ha accompagnato l’uomo fin dai tempi antichi e ha progressivamente preso spazio procedendo di pari passo con i progressi della scienza, dell’alimentazione e dell’industria, ma anche della cosmesi e del benessere, prendendosi cura dell’ambiente e della nostra pelle.

IL RUOLO DEI TERPENI E L’EFFETTO ENTOURAGE

Il termine “terpeni” si riferisce ad una grande classe di composti organici presenti in natura, noti anche come isopreni, caratterizzati da una struttura è basata su ripetizione di unità isopreniche (C5H8)x, con x>2. I terpeni vengono prodotti da tante piante e tanti animali e fungono da neurotrasmettitori biosintetici.

 

Il b-cariofillene, un cannabinoide che “vola” in aiuto del dolore

Il b-cariofillene è un promettente analgesico naturale, riduce il dolore neuropatico, ha azione antinfiammatoria.

È contenuto in natura negli olii essenziali prodotti da innumerevoli piante (pepe nero, chiodi di garofano, cannella, origano, salvia, camedrio, luppolo, cannabis, etc.) con funzioni di difesa proprie dei vegetali verso i microorganismi.

Dal punto di vista farmacologico il b-cariofillene è stato ed è parecchio studiato e, trovandosi in molti alimenti, è una sostanza approvata sia dalla Food and Drug Administration (FDA-USA), che dall’Autorità̀ europea per la sicurezza alimentare (EFSA).

Cosa rende questo terpene particolarmente interessante in campo terapeutico è la sua natura di agonista selettivo del recettore dei cannabinoidi di tipo 2 (CB2) e attraverso la semplice somministrazione orale induce una riduzione della risposta infiammatoria.

Il b-cariofillene non ha affinità per i CB1, quindi non provoca alcun effetto psicoattivo. L’azione agonista sul recettore CB2 è una valida alternativa terapeutica nel trattamento del dolore quando questo si dimostra refrattario agli analgesici classici o quando è necessario potenziare l’azione di una terapia antalgica.

Le nuove formulazioni di cannabis medica con CBD di grado farmaceutico di estrazione naturale e fitocomplessi donatori di b-cariofillene, si stanno dimostrando efficaci in diverse patologie anche in associazione a diverse linee genetiche di cannabis medica.

PREPARAZIONI GALENICHE OFF LABEL AD USO VETERINARIO  

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto attuativo, è obbligatoria dal 16 aprile 2019 la ricetta veterinaria elettronica, che sostituisce il formato cartaceo su tutto il territorio nazionale sia per animali da compagnia sia per quelli da allevamento.

Per tutti i farmaci ad uso veterinario è obbligatoria la ricetta che potrà essere RIPETIBILE, ovvero riutilizzata per le confezioni indicate in ricetta o NON RIPETIBILE ovvero utilizzata una sola volta.

Le ricette elettroniche veterinarie di farmaci galenici sono SEMPRE NON RIPETIBILI.

ECCEZIONE: Se si prescrivono medicinali a base di stupefacenti la Ricetta Veterinaria rimane cartacea.